Il “codice della neve” è ormai una realtà. Una legge non contestata e assolutamente voluta da tutti che, con 23 articoli pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, stabilisce una serie di norme per la pratica degli sport invernali da discesa e da fondo, impone l’uso del casco agli sciatori che hanno meno di 18 anni (dal 2021) e dà alle Regioni sei mesi di tempo per adeguare le proprie disposizioni in materia di sicurezza e di prevenzione degli infortuni, e, soprattutto di adottare la segnaletica delle piste e degli impianti che, ovviamente, dovrà essere omogenea in tutta Italia.
La corretta, chiara e visibile segnalazione dei pericoli e dei divieti, infatti, insieme con il comportamento responsabile e adeguato alle capacità sciistiche individuali, è sicuramente il primo strumento di prevenzione degli incidenti.
L'UNI, che è chiamato dalla legge a collaborare nella predisposizione della segnaletica per le aree sciabili attrezzate, dal 1980 si occupa di questo tema ed ha già pronta una proposta completa ed aggiornata di sistemi di segnalazione messa a punto con la Federazione Italiana Sport Invernali le province e le regioni.
news sulla sicurezza alle pagine:
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Le norme UNI prevedono che i cartelli indicatori, così come accade per i segnali stradali, siano facilmente riconoscibili ed abbiano forme e colori diversi. Devono essere rotondi quelli delle piste da sci, a forma di rombo quelli per gli itinerari sciistici e rettangolari quelli per le piste chiuse e per quelli che segnalano il pericolo di valanghe.
Per essere in regola, le frecce e i cartelli destinati all’informazione del pubblico devono avere supporti, dimensioni, altezza dal suolo, colori, segni grafici, caratteri dei testi, eccetera, corrispondenti agli standard che sono stati definiti proprio per rendere più facile l’apprendimento e la memorizzazione delle varie informazioni.
Le norme UNI prevedono, inoltre, che le piste da sci devono essere suddivise in base al loro grado di difficoltà: devono essere segnate con cartelli di colore blu le piste facili (la loro pendenza longitudinale e trasversale non può superare il 25%), di colore rosso quelle di media difficoltà (pendenza non superiore al 40%) e di colore nero le piste difficili (con pendenze superiori al 40%). I segnali devono essere posti ai due bordi della pista (almeno all’inizio e immediatamente dopo incroci o diramazioni).
Fra le misure preventive previste dal “codice della neve”, c’è anche l’uso del casco, obbligatorio per i minori di 18 anni (dal 2021).
Ebbene: anche in questo caso UNI, sempre attento alla prevenzione e alla salvaguardia della salute dei consumatori, ricorda che occorre stare attenti a non acquistare caschi qualsiasi, ma solo quelli che abbiano tutti i requisiti minimi di sicurezza e di resistenza richiesti dalle norme UNI. Il casco sicuro si riconosce perché riporta in maniera permanente alcuni dati tra i quali: il nome/marchio del produttore, la data di fabbricazione e il riferimento alla norma UNI EN 1077.
Ecco, in dettaglio, argomento per argomento, le norme tecniche emanate dall’UNI che si riferiscono alla pratica degli sport invernali oggetto del codice della neve:
Per quanto riguarda i caschi, la norma tecnica UNI EN 1077 stabilisce i requisiti e i corrispondenti metodi di prova riferiti a:
Per ogni prova la norma specifica il tipo di apparecchiatura, il procedimento da utilizzare e i valori limite accettabili.
Il casco sicuro si riconosce perché riporta in maniera permanente alcuni dati tra i quali: